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Yoga e meditazione: impara dal tuo gatto

Yoga: impara dal tuo gatto

Gatti e Yoga sono da sempre un connubio unico, quindi, rassegnati: che tu sia a livello principiante, intermedio o avanzato, il tuo gatto ne sa di sicuro più di te. Praticare lo yoga per questi felini è l’attività più naturale del mondo, ma non solo, perché padroneggiano l’arte dello Zen e della meditazione meglio di qualunque altro essere vivente e per rendersene conto basta osservarli in qualsiasi momento del giorno o della notte. E se tu aspirassi comunque migliorare le tue abilità a livello di asana e meditazione? Basta imparare da loro, tenendo in mente le cinque lezioni che possono darti.

1. Concentrazione Zen

Quando drizza le orecchie per un rumore impercettibile, quando segue il volo di una mosca o cerca di catturare una lucertola, l’attenzione di un gatto è dedicata solo ed esclusivamente a una cosa per volta. Multitasking? Solo se si tratta di addormentarsi mentre tu lo accarezzi.

La verità è che il tuo gatto è un vero e proprio maestro del qui e ora, e se tu riuscissi a imitarlo anche solo durante il tempo che dedichi alla pratica yoga, saresti già a buon punto.

Vuoi provare a seguire le sue orme? Quando lo vedi che sonnecchia, rimani vicino a lui per almeno cinque minuti, sgombrando la testa dai pensieri e respirando a fondo. Ogni volta sarà sempre più facile, vedrai!

E se non dovessi riuscirci, nessun problema, riceverai comunque il potere benefico delle fusa del tuo gatto, come dimostrano alcune ricerche scientifiche!

2. Yoga e meditazione: abitudini sane e piacevoli

Anche se segui un corso in un centro, fare yoga o meditare in casa può aiutarti a consolidare l’abitudine alla calma e al rilassamento.

Per farlo, pensa al gatto che non sceglie mai per caso la porzione di pavimento su cui sdraiarsi: quasi sempre è quella più vicina al forno acceso o alla finestra da cui batte il sole.

Allora anche tu, per le tue asana, seleziona l’angolo della stanza dove ti senti più a tuo agio, e circondati di oggetti utili da dedicare a questa attività: un cuscino morbido, un tappetino e una coperta, il tuo incenso preferito. Basta poco per rendere piacevole un’abitudine sana!

3. Flessuosi con stile

Un gatto non ha bisogno di niente per essere elegante: la natura lo ha dotato di una pelliccia che non passa mai di moda e di muscoli scattanti.

Se al contrario noi dobbiamo disperarci per il cambio dell’armadio ed esercitarci per ore per riuscire a fare tutti i movimenti previsti da una lezione di yoga, possiamo comunque ricorrere a capi di abbigliamento che ci rendano la vita un po’ più comoda… almeno durante la pratica! Prediligiamo fibre naturali che rendano più facile la traspirazione e modelli che non ci ostacolino nei movimenti.

E ricorda: l’abbigliamento a cipolla è sempre vincente, perché a seconda del tipo di yoga che pratichi potresti alternare momenti impegnativi a livello fisico a meditazioni in cui si rimane immobili anche a lungo.

4. Accetta l'imprevisto

Se il gatto ti interrompe mentre pratichi Yoga o mediti può voler dire molte cose: che è così egocentrico da non sopportare che tu non lo guardi per più di dieci minuti di fila, che pensa che tu stia facendo qualcosa di bello e vuole provare anche lui, oppure che ha capito che stai rischiando di farti del male e ha deciso di salvarti la vita.

In ogni caso, il messaggio più importante che devi trarre da questo contrattempo è uno: ci sono molte cose che non possiamo impedire, cambiare o manovrare. Se hai già iniziato ad accettare l’imprevedibilità del tuo gatto, sei a buon punto: continua così e vedrai che diventerai una delle persone più yogiche che tu conosca!

5. Imita le sue mosse

Una delle asana più famose è di sicuro quella del gatto, detta Marijariasana (Marijaria, gatto + asana, posizione) appunto perché ricorda la postura di un micio quando si stira. Vuoi provare? Si parte mettendosi a quattro zampe e distribuendo il peso a metà tra gambe e braccia. Inspira e inarca la schiena portandola verso il basso mentre alzi il busto e sollevi il mento, guardando verso l’alto. Quando è il momento di espirare, raddrizza la schiena e solleva la parte centrale della colonna finché non avrai formato una gobba. Piega anche la testa verso il basso, portando il mento verso il collo come a guardarti l’ombelico, e poi torna a inspirare ed espirare ripetendo questa sequenza. Questa asana è un toccasana per il mal di schiena e per i dolori cervicali, perché rende più flessibile la colonna. A livello mentale, produce un effetto calmante e a lungo andare anche gli organi interni vengono stimolati positivamente: ecco perché i nostri gatti sono sempre così rilassati! Vale la pena di copiarli, no?

Yoga con Gatti: Da New York a Milano, ecco la Cat Yoga

Che ne pensate se vi dicessimo che c’è un luogo in Italia, ispirato dal rifugio Meow Parlow di New York, dove praticare Yoga circondati da mici in libertà che vi imitano e vi fanno tante fusa e che poi, finita la lezione, potete decidere di adottare?

Questo e molto altro sta accadendo in un centro a Milano, dove praticare Yoga con Gatti (la cosiddetta Cat Yoga) è realtà da un paio di anni: il Marysoul Yoga.

La nostra linea con gatto Zen

C’è chi lo ha ribattezzato Gatto Buddha, chi lo chiama Gatto Yoga, chi semplicemente gatto che medita, noi, per la linea per gli amanti delle Asana, ci siamo ispirati proprio ad alcune delle caratteristiche dei nostri amici gatti, maestri Zen per eccellenza!§

Se cerchi un regalo per un’amica amante dei gatti e in fissa per lo Yoga o un pensiero per un evento speciale (Natale, compleanno, San Valentino) per la tua compagna o moglie che ogni giorno, con innata disciplina, pratica la meditazione, l’originalità del nostro Gatto Zen adagiato su un morbido cuscino, la morbidezza e il calore del plaid e gli ecologici zainetti e pochette Rpet, la sorprenderanno senza dubbio!

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